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Cosi’ fan tutte, di W. A. Mozart.

È la terza e ultima delle tre opere italiane “buffe” scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte.

In una bottega di caffè a Napoli, assieme a Don Alfonso siedono i due ufficiali Ferrando e Guglielmo che vantano la fedeltà delle loro fidanzate, Dorabella e Fiordiligi (casualmente definite “ferraresi”).
Don Alfonso li contraddice affermando che la fedeltà femminile non esiste e che, se si presentasse l’occasione, le due innamorate dimenticherebbero i loro fidanzati e passerebbero a nuovi amori. I due intendono sfidarlo a duello per difendere l’onore delle future spose. Viene organizzata una scommessa: Ferrando e Guglielmo e fingono di partire e ritornano travestiti da ufficiali albanesi, Don Alfonso presenta gli ufficiali come suoi cari amici. Alle loro rinnovate e caricaturali offerte d’amore, Fiordiligi risponde che serberanno fedeltà agli amanti fino alla morte. Fiordiligi e Dorabella si ritirano. Don Alfonso si allontana con gli albanesi, che poco lontano fingono di bere un veleno. Don Alfonso finge di andare in cerca di un medico e lascia i due agonizzanti davanti alle esterrefatte sorelle, che iniziano a provare compassione. Arriva Despina travestita da medico, declamando frasi in un latino maccheronico e fa rinvenire gli albanesi toccandoli con una calamita. I finti albanesi rinnovano le dichiarazioni di amore e abbracciano le donne. Despina e Don Alfonso guidano il gioco esortando le donne ad assecondare le richieste dei nuovi spasimanti resuscitati, i quali si comportano in modo molto passionale.
Quando i due pretendono un bacio, Fiordiligi e Dorabella si infiammano indignate e rifiutano.

Ma Fiordiligi e Dorabella vengono convinte da Despina a ‘”divertirsi un poco, e non morire dalla malinconia”, senza mancare di fede agli amanti, s’intende. Giocheranno, nessuno saprà niente, la gente penserà che gli albanesi che girano per casa siano spasimanti della cameriera. Resta solo da scegliere: Dorabella, che decide per prima, vuole Guglielmo, e Fiordiligi apprezza il fatto che le spetti il biondo Ferrando.  Alla fine nella sala illuminata, con la tavola imbandita per gli sposi, Despina organizza i preparativi e il coro di servi e suonatori inneggia alle nuove coppie. Al momento del brindisi Fiordiligi, Dorabella e Ferrando cantano un canone, mentre Guglielmo si mostra incapace di unirsi a loro e commenta: “Ah, bevessero del tossico / queste volpi senza onor!”. Don Alfonso si giustifica: ha agito a fin di bene, per rendere più saggi gli sposi. Le coppie si ricompongono e tutti cantano la morale: “Fortunato l’uom che prende / ogni cosa pel buon verso, / e tra i casi e le vicende / da ragion guidar si fa”.

Conductor Daniel Cohen
Ethan Schmeisser
Director Atom Egoyan
Set & Costume Designer Debra Hanson
Lighting Designer Michael Walton

Soloists:

Fiordiligi Noa Danon
Yael Levita
Dorabella Na’ama Goldman
Anat Czarny
Ferrando Mark Milhofer
Alasdair Kent
Guglielmo Renato Dolcini
Oded Reich
Don Alfonso Ionut Pascu
Gabriele Ribis
Despina Hila Baggio
Daniela Skorka

The Israeli Opera Chorus

Chorus Master: Ethan Schmeisser

The Israel Camerata Orchestra, Jerusalem

 Primo spettacolo 31.5.19, prima 6.6.19

Lo spettacolo sarà replicato fino a sabato 15 giugno. Per maggiori informazioni su date e orari: http://www.israel-opera.co.il/eng/?CategoryID=870&ArticleID=2782

  • Organizzato da: Opera di Israele
  • In collaborazione con: IIC Tel Aviv