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CORRUZIONE. Leonardo Sciascia e la Denuncia del Potere. Rassegna cinematografica in occasione dei 100 anni dalla nascita dell’autore

Con i suoi romanzi brevi e incisivi – basti ricordare “Il giorno della civetta” (1961) e “A ciascuno il suo” (1966) – Sciascia denunciò la corruzione di una classe politica profondamente collusa con la mafia in particolare e con la criminalità in generale, volta unicamente a guardare ed accrescere i propri privilegi. Il tema di un potere corrotto che pervade e mina il sistema democratico, sollevata con tanta lucidità da Sciascia, ispirò alcuni dei più brillanti registi italiani del tempo: Damiano Damiani, Elio Petri, Francesco Rosi, tra gli altri, che trasformarono i romanzi di Sciascia in film divenuti classici del cinema italiano del dopoguerra.

Per celebrare i cento anni dalla nascita di Leonardo Sciascia e onorarne lo sforzo critico, l’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, il Dipartimento di Studi Romanzi dell’Università Ebraica e la Cinematheque di Gerusalemme propongono una selezione di questi film, alcuni dei quali sottotitolati per l’occasione per la prima volta in ebraico. Dalla realtà siciliana de “Il giorno della civetta” (1968) di Damiano Damiani al centro pulsante del potere messo in scena in “Todo Modo” (1976) di Elio Petri, la rassegna offre uno spaccato dei temi affrontati da Sciascia e delle interpretazioni, talvolta assai libere, che il cinema ha voluto darne. Le domande che da questi film scaturiscono e che invitano a scambi di riflessioni sono: Il potere corrompe sempre e necessariamente? Come può un individuo resistere e opporsi al richiamo della corruzione?

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura Tel Aviv
  • In collaborazione con: Cineteca di Gerusalemme