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Italian Routes. The Italian Mountains, Climate Change and Mountaineering

Mostra realizzata per iniziativa e con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano

Ideazione e curatela: Fabiano Ventura,in collaborazione con Associazione Macromicro

Presso BIDR, The Jacob Blaustein Institutes for Desert Research e il foyer del George Evans Family Auditorium

La mostra “Italian Routes. Montagne, alpinismo, cambiamenti climatici” si propone di comunicare a un pubblico internazionale la grande tradizione italiana legata alla cultura della montagna e all’alpinismo come strumento di conoscenza del territorio montano, i valori di cui questo ambiente è portatore, l’importanza della consapevolezza ambientale nelle pratiche di accesso agli habitat naturali e l’attenzione che l’Italia riserva alla difesa degli ecosistemi.

La mostra e’ composta di due sezioni. “Montagne italiane “,ospitata presso l’istituto FAAB – French Associates Institute for Biotechnology and Agriculture of Drylands, è un viaggio ideale che dal gruppo del Gran Paradiso solca l’intero arco alpino da ovest a est, attraversando i massicci del Monte Bianco, del Monte Rosa e Cervino, del Bernina, dell’Ortles-Cevedale, dell’Adamello, spostandosi poi nella zona orientale verso le Dolomiti e le Alpi Giulie. Conclude il percorso italiano una nona tappa dedicata al principale gruppo montuoso appenninico, quello del Gran Sasso.

L’altra sezione della mostra, “Uno sguardo sul mondo“, esposta nel foyer del George Evans Family Auditorium, estende la prospettiva alle catene montuose più importanti della Terra, sottolineando la continuità della cultura di montagna a livello globale. Bellezza, consapevolezza, rispetto dell’ambiente sono i grandi temi che la cultura alpinistica ha sviluppato a partire dalle Alpi per estenderli negli anni alle esplorazioni mondiali. Ripercorrendo le tappe del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai” (Karakorum 2009, Caucaso 2011, Alaska 2013, Ande 2016, Himalaya 2018), questa sezione propone un’immagine rappresentativa di ogni catena montuosa, accompagnata da due confronti fotografici sulle variazioni delle masse glaciali.

L’Ambasciata d’Italia in Israele e l’IIC di Tel Aviv hanno ritenuto stimolante presentare la suggestiva ed inquietante documentazione fotografica di Ventura sulla fragilità degli ambienti di alta quota proprio nel cuore del deserto del Negev, un territorio non meno vulnerabile e ugualmente minacciato dai cambiamenti climatici.

Fabiano Ventura è un fotografo paesaggista specializzato in tematiche ambientali. Ha preso parte a numerose spedizioni scientifiche, fotografiche e alpinistiche, nei luoghi più selvaggi e remoti della Terra. Dal 2007 è impegnato nel progetto “Sulle Tracce dei Ghiacciai” di cui è ideatore e direttore. La sua sensibilità al sempre più grave problema dei cambiamenti climatici lo ha portato in questi anni a concentrare gran parte della sua attività su un obiettivo: diffondere il più possibile tra il grande pubblico la conoscenza di questo fenomeno. Così, accompagnato da ricercatori e registi, è andato a fotografare dal vivo le incredibili trasformazioni dei ghiacciai più grandi del mondo e sta divulgando i risultati del suo lavoro attraverso la realizzazione di mostre, conferenze, programmi didattici, installazioni, documentari.

La mostra è visitabile dal 20 dicembre 2021 al 16 febbraio 2022, dalla domenica al giovedì, 9:00 – 17:00, nei due piani del FAAB – French Associates Institute for Biotechnology and Agriculture of Drylands, la sezione “Montagne italiane “; nell’atrio e primo piano del George Evans Family Auditorium, la sezione “Uno sguardo sul mondo”.

Venerdì, 9:00-12:30, solo visite di gruppo, da concordare in anticipo.

L’accesso agli spazi della mostra è regolato in conformità con le linee guida del Green Pass del Ministero della Salute israeliano.

I bambini possono entrare solo se accompagnati da un adulto.

Per informazioni sull’arrivo e coordinamento gruppi siete pregati di contattare Yamit BIDR-BGU), tel. 08-6563449,

e-mail: ittiel@bgu.ac.il

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  • Organizzato da: Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale
  • In collaborazione con: IIC Tel Aviv, Macromicro, BIDR-BGU