In occasione della mostra Italian Routes - The Italian Mountains, Climate Change and Mountaineering
Agricoltura eroica e cambiamenti climatici, dagli altipiani aridi del Negev in Israele ai pendii montuosi d’Italia - Heroic agriculture and climate change, from the Negev arid highlands in Israel to the mountain slopes of Italy
Modera Prof. Naftali Lazarovich, Direttore, The French Associates Institute for Agriculture and Biotechnology of Dryland, The Jacob Blaustein Institutes for Desert Research Institute, BGU
https://in.bgu.ac.il/en/bidr/FAAB/Pages/lazarovi.aspx
Interventi:
Prof. Shimon Rachmilevitch, The French Associates Institute for Agriculture and Biotechnology of Dryland, The Jacob Blaustein Institutes for Desert Research Institute, BGU
https://in.bgu.ac.il/en/bidr/FAAB/Pages/rshimon.aspx
Plants and CO2: past, present and future - Piante e anidride carbonica: passato, presente e futuro
La ricerca del Prof. Rachmilevitch riguarda i meccanismi di adattamento e acclimatamento delle piante all'ambiente desertico nella vegetazione spontanea e coltivata. La comprensione dei meccanismi delle piante che crescono in ambienti desertici è inestimabile per l’incremento del pool genico di piante resistenti in agricoltura e per la conservazione della biodiversità negli ecosistemi naturali. Uno dei principali obiettivi della sua ricerca è l’apparato radicale. Nello specifico, la sua ricerca si occupa dei particolari meccanismi di resistenza del metabolismo del carbonio, della fotochimica, dell'idraulica e dell'anatomia e dell'interazione tra questi meccanismi, che consentono alle piante di prosperare nelle regioni aride.
Prof. Aaron Fait, Maxs and Rochelle Etingin Chair in Desert Research;
The French Associates Institute for Agriculture and Biotechnology of Dryland, The Jacob Blaustein Institutes for Desert Research Institute, BGU
https://in.bgu.ac.il/en/bidr/FAAB/Pages/fait.aspx
Heroic viticulture in arid highlands: a model in view of the climate related changes in viticulture worldwide. - La viticoltura eroica degli altipiani aridi: un modello in previsione dei cambiamenti nella viticoltura mondiale legati al clima
L'attività accademica di Aaron Fait in Scienze delle piante è iniziata in coincidenza con il cambio di paradigma da una visione riduzionista ad un approccio sistemico nell’indagine della complessità metabolica. Lo sviluppo tecnologico ed i progressi conseguiti nelle tecnologie ad alto rendimento hanno rafforzato il suo interesse per l'interazione pianta-ambiente dal punto di vista biochimico. Il Prof. Fait ha dedicato la sua carriera alla comprensione olistica del metabolismo di piante/semi/frutti, nella sua varietà naturale e nei meccanismi regolatori. A questo scopo, ha fondato una struttura di metabolomica, un vigneto sperimentale e una micro-azienda vinicola presso il campus BIDR-BGU a Sede Boqer. Il laboratorio conduce diversi progetti nazionali e internazionali. Presso la BGU, Fait tiene corsi di specializzazione in Analisi della rete metabolica, Profilo dei metaboliti e Metabolismo della frutta e influenze genetica e ambientale.
Prof. Fulvio Mattivi, Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata - CIBIO e C3A, Università di Trento e Fondazione Edmund Mach, Centro Ricerca e Innovazione.
https://webapps.unitn.it/du/en/Persona/PER0004014/Curriculum
The cold climate can be good for the vine: a terroir for mountain bubbles and for the expression of resistant white vines. - Il clima freddo può fare bene alla vite: un terroir per le bollicine di montagna e per l'espressione dei vitigni bianchi resistenti.
Ricercatore e docente, attualmente Professore Ordinario di Chimica degli Alimenti all'Università di Trento, dove insegna presso il Centro per l'Agricoltura, l'Alimentazione e l'Ambiente (C3A). Le sue principali attività di ricerca riguardano molteplici aspetti della chimica degli alimenti e delle bevande, attraverso l’indagine delle diverse classi dei metaboliti dal punto di vista analitico, tecnologico e nutrizionale. I suoi interessi di ricerca si rivolgono alla metabolomica basata sulla spettrometria di massa. Ha coordinato numerosi studi nel campo della metabolomica vegetale, animale e nutrizionale. Infine, tra i suoi hobby di ricerca, è impegnato nella valutazione di nuovi vitigni tolleranti ai patogeni fungini (PIWI) da inserire in contesti montani dove la viticoltura tradizionale è in fase di abbandono. L'obiettivo è ottenere un modello di vigneto sostenibile che richieda minimo intervento chimico, consentendo di ridurre i costi e l'impatto sull'ambiente.