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Visioni Sarde – Pasquino, Aquilino, Margherita

VISIONI SARDE si propone di promuovere e valorizzare nel mondo il cinema sardo. Nata nel 2014, nell’ambito dello storico Festival Visioni Italiane, la rassegna è diventata sempre più grande mantenendo la sua vocazione di luogo di vetrina per cinema di qualità prodotto in Sardegna e di scoperta e di valorizzazione dei giovani talenti sardi a cui offre l’occasione di raggiungere il più vasto pubblico nazionale e anche internazionale.

“Il Pasquino” di Alessandra Atzori, Milena Tipado (MIRA) – Partendo dall’origine del nome “il Pasquino” viene raccontata la storia della celebre rivista satirica e di alcuni autori sardi che ne assunsero la direzione: Enrico Gianeri, Tarquinio Sini e Giovanni Manca. Abbiamo ricostruito le pagine di una rivista immaginaria rilegata da Libri Finti Clandestini utilizzando carte riciclate in vari formati. Il film mette insieme diverse tecniche, dalla stop motion all’animazione digitale dell’archivio della rivista e del materiale fotografico. La visione è accompagnata dalla voce narrante che, facendo il verso ai cronisti dell’istituto Luce, recita in rima la coraggiosa battaglia che la rivista fece a colpi di vignette satiriche contro il potere. Credits: Regia e direzione artistica: Mira (Alessandra Atzori e Milena Tipaldo) Animazioni: Salvatore Centoducati, Massimo Ottoni. Compositing: Salvatore Centoducati. Making of notebook:Libri Finti Clandestini. Soundtrack: Alessandro Nepote. Voice over: Lorenzo Bartoli. Text writer: Milena Tipaldo. Il cortometraggio “Il Pasquino” è stato realizzato da Mira e prodotto dalla Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna all’interno del progetto NAS (New Animation in Sardegna), in collaborazione con il MAN – Museo d’arte della Provincia di Nuoro per la mostra Regno Segreto, Sardegna e Piemonte una visione postcoloniale. Per i quattro corti in mostra è stato ideato un linguaggio ad hoc che valorizzasse il prezioso materiale d’archivio fornito alla registe dalla Fondazione, sviluppando narrazione ed immaginario in dialogo con le atmosfere evocate dal ricco mondo grafico.

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“Il volo di Aquilino” di Davide Melis – L’incontro tra l’ormai anziano Aquilino Cannas – intellettuale, scrittore, editorialista e tra i poeti più noti e amati di Cagliari – e un fenicottero giunto sulla sua terrazza, fornisce l’occasione per un dialogo commosso tra il poeta e l’animale in lingua sarda, la lingua del poeta e la lingua che la “genti arrubia” è abituata a sentire da quando ha scelto Molentargius come propria casa. Cast Diretto da Davide Melis. Scritto da Giacomo Pisano e prodotto da Karel. Le illustrazioni di Vania Isabelli e di Davide Melis sono animate da Matteo Fadda, mentre Elio Turno Arthemalle e Antonella Puddu sono le voci narranti e Francesco Medda “Arrogalla” l’autore delle musiche.

“Margherita” di Alice Murgia. Margherita ha 16 anni e passa l’estate dalla nonna in Sardegna. Ha una grandissima cotta per il bagnino Nicola e una gran voglia di provare cose nuove. Margherita fa l’amore per la prima volta con lui, ma non è affatto come lo descrivevano le amiche, le commedie romantiche o perfino i porno: lei non ha provato nulla di sensazionale, non si sente diversa. Cosa deve fare per rendere bello il sesso? Cast Interpreti: Beatrice Lotti (Margherita), Enrico Elia Inserra (Nicola), Giulia Anchisi, Giacomo Fadda, Nicole Caferri, Eleonora Cancedda, Rita Maria Speranza Cara e Giaime Invidia. Soggetto e sceneggiatura: Alice Murgia e Giuliana Pizi. Montaggio: Claudio Califano. Costumi: Valentina Bertossi. Scenografia: Marta Morandini. Fotografia: Enrico Bellinghieri. Suono: Andrea Oppo (Presa Diretta), Simone Lucarella (Microfonista), Leonardo Savini (Supervisione Montaggio del Suono), Rainer Russo (Mix). VFX: Giulio Lazzarini. Organizzatore Generale: Elisabetta Ariemma e Chiara Ciccone. Make-up: Alice Gandolfi. “Margherita” è un film sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna, Sardegna Film Commission e prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia Production. Note di regia Margherita vuole essere un racconto di formazione, più specificamente un racconto di formazione sessuale di una ragazza di sedici anni. La necessità non è tanto quella di parlare di liberazione sessuale, quanto piuttosto di educazione sessuale. Il sesso, anche per le ragazze più giovani non è qualcosa di oscuro e misterioso, si sa come si fa. Ma se la meccanica è ben chiara fin da subito, manca spesso la spontaneità dell’atto. Tramite la possibilità reale di poter osservare e conoscere i nuovi inquilini della casa accanto, Margherita scopre che il sesso non è solo come il porno o come quello che lei ha vissuto fino a quel momento. Margherita è un corto strettamente legato a questo tempo, in cui la protagonista cerca di trovare una sua strada che accolga la liberazione sessuale come strumento di relazioni più forti e oneste.

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  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura Tel Aviv