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Francesco Rosi (1922-2015): Il cinema come impegno civile, “La tregua” (1997, 126′)

Quattro soldati a cavallo dell’Armata Rossa giungono ad Auschwitz ricoperta di neve ed abbandonata dai nazisti in fuga e ai loro occhi appare uno spettacolo sconvolgente: centinaia di poveri esseri umani ridotti a larve, che si aggirano smarriti tra i reticolati. Inizia così La tregua, il bel film di Francesco Rosi tratto dal celebre romanzo di Primo Levi con John Turturro, nei panni del romanziere, che racconta il lungo viaggio di ritorno da Auschwitz all’Italia di un gruppo di italiani scampati ai forni crematori, superstiti, affamati e spinti dal desiderio irresistibile di rientrare nelle loro case. Il viaggio, cominciato il 27 gennaio 1945, si concluderà il 19 ottobre a Torino, dopo l’attraversamento di Polonia, Romania, Ungheria, Austria e Germania. Questa coproduzione, costata venti miliardi, è diretta con mano sicura da Rosi che riesce a coniugare la poesia del libro di Levi con le esigenze dello spettacolo cinematografico, grazie anche alla partecipazione di uno stuolo di attori italiani di valore. Su tutti spicca John Turturro, un Primo Levi silenzioso e attonito di fronte ad una delle più grandi tragedie dell’umanità.

 

Altre proiezioni:

Cinemateca di Gerusalemme: 15/6/23

Cinemateca di Herzliya: Data da definire

 

la tregua 3

 

 

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura Tel Aviv