“C’è solo un posto dove il fenomenale, l’eccesso e l’estremo esistono senza volgarità: nel circo equestre. Per me, resta il massimo del divertimento popolare”. Fellini ricorda le emozioni che provò da piccolo quando vide l’enorme tendone di un circo appena arrivato in città sollevarsi misteriosamente, come una creatura dei sogni, dal buio della notte. Lo ritroviamo poi adulto, quando si unisce a una troupe televisiva in viaggio verso Parigi, alla ricerca di celebri clown del passato.
Una seconda proiezione avra’ luogo il 9 maggio alle 18.00