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Poli-Tech Stories. Progettare le differenze”. Gae Aulenti (1927-2012), un’architetta politecnica

Il Politecnico di Milano incontra l’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv.

Attraverso i suoi docenti il Politecnico racconta storie di cultura politecnica: storie di scienza, tecnologia e creatività, di traguardi raggiunti dai suoi grandi maestri, di visioni future.

Elisa Boeri, docente di Storia dell’Architettura

Nel secondo dopoguerra, dopo un lungo e forzato silenzio, la cultura italiana attribuisce un ruolo predominante ai periodici di architettura.

“Casabella”, sotto la direzione di Ernesto Nathan Rogers, riprende la pubblicazione continua e programmata nel dicembre 1953-gennaio 1954, con il famoso numero 199, rinnovato nel nome (“Casabella-Continuità”), e nello spirito. In redazione c’è una sola donna. È una giovane architetta, Gaetana (Gae) Aulenti, collaboratrice e assistente di Rogers al Politecnico di Milano (1964-69). Sarà lei a studiare il nuovo logotipo della rivista, che perde la geometria tradizionale a favore di un aspetto frastagliato, come scolpito nel tessuto, stampato su un fondo bianco che diventerà iconico.

Con questa esperienza Gae Aulenti avrà un osservatorio privilegiato sulla moderna architettura europea, da studiare e superare come si conviene agli “antichi maestri”.

Da questo momento in poi, Gae Aulenti guiderà uno dei più importanti studi di architettura milanesi, che senza mai perdere la dimensione di “laboratorio artigianale” la porterà a progettare e viaggiare in tutto il mondo.

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  • Organizzato da: Politecnico di Milano
  • In collaborazione con: IIC Tel Aviv