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Pasolini 100 – Eventi collaterali alla mostra La lunga strada di sabbia

In occasione dell’inaugurazione della Mostra La lunga strada di sabbia

17 novembre, ore 18:00, TaTarbut Kiryat Ha Melacha

“Pasolini ultimo eretico, artista scandaloso alla ricerca del Sud”

Conferenza del critico e saggista Filippo La Porta

Pasolini andava verso il Sud del mondo: prima i sottoproletari – immigrati dal meridione – delle borgate romane, poi Napoli come tribù che doveva preservarsi intatta, poi il paesaggio di Matera per ambientarvi il film su Gesù Cristo, poi la civiltà contadina, i popoli del Terzo Mondo, e dunque arabi, africani e indiani (lui proveniva dal Friuli, quasi una infiltrazione del Sud nel Nord). Nel Sud percepiva una alterità, una qualche resistenza, magari inconsapevole, all’ideologia calvinista del Nord, basata sull’efficienza e sulla performance. Una diversa e più rallentata visione dell’esistenza.

In italiano con traduzione in ebraico

Filippo La Porta, critico e saggista. Scrive regolarmente su “Repubblica”, “Il riformista” e su “Left”. Insegna alla Scuola Holden e in altre scuole di scrittura.

Delle sue innumerevoli pubblicazioni citiamo soltanto:

La impossibile cura della vita. Tre medici-scrittori: Cechov, Céline, Carlo Levi, Castelvecchi 2021

Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione cn l’altro, Edizioni Salerno 2021

Eretico controvoglia. Nicola Chiaromonte, una vita tra giustizia e libertà, Bompiani 2019

ll bene e gli altri. Dante e un’etica per il nuovo millennio Bompiani 2018

Disorganici Maestri involontari del 900, Edizioni di storia e letteratura 2018

Poesia come esperienza.Una formazione nei versi, Fazi 2013

Roma è una bugia, Laterza 2012

Pasolini, Il Mulino 2012

La nuova narrativa italiana, Bollati Boringhieri 1995

22 novembre, 19 :00, Ta Tarbut Kiryat Hamelacha, Shvil Hameretz, Kiryat Hamelacha,Tel Aviv-Yafo

La luce è sempre uguale ad altra luce

[P.P. Pasolini, La resistenza e la sua luce, 1961]

Conversazione con Michal Sapir, scrittrice, musicista e traduttrice

La conversazione verte sulla figura del Pasolini degli anni Sessanta e Settanta, secondo la rappresentazione che ne dà Georges Didi-Huberman nel libro “Come le lucciole. Una politica della sopravvivenza” (2009).

Nell’estate del 1959 Pasolini e il fotografo Paolo Di Paolo documentano la “nuova bellezza” emersa in Italia in seguito al miracolo economico del secondo dopoguerra. Negli anni successivi, Pasolini sviluppa un atteggiamento decisamente critico nei confronti dello sfavillare di ciò che definiva il “nuovo fascismo”, che a suo avviso aveva preso il posto in Italia del fascismo storico di Mussolini.

In ebraico

29 novembre, 19:00, Artspace Kiryat Hamelacha, Shvil Hameretz, Kiryat Hamelacha,Tel Aviv-Yafo

I viaggi dell’occhio

Partecipano Yair Barak e Daniel Tchetchik

Conversazione sulla fotografia di viaggio, nello spazio espositivo della mostra.

Partecipano Yair Barak, artista e curatore, Direttore della Scuola d’arte Seminar HaKibbuzim e Direttore artistico di Artspace Kiryat Hamelacha; Daniel Tchetchnik, fotografo e curatore, redattore del blog di fotografia del quotidiano Haaretz.

In ebraico

8 dicembre, 19:00, Tatarbut Kiryat Hamelacha, Shvil Hameretz, Kiryat Hamelacha,Tel Aviv-Yafo

Pasolini in Palestina

Proiezione del documentario Sopralluoghi in Palestina per il vangelo secondo Matteo (1965)

di Pier Paolo Pasolini [55 minuti. In italiano con sottotitoli in ebraico] e conferenza del Prof. Dan Geva sulla visione pasoliniana della regione che si estende tra il Giordano e il mare.

Prof. Dan Geva (PhD), Dipartimento di Cinema, Beit Berl College. Artista e studioso di cinema ed etica, fondatore del Laboratorio di Etica – Cilect

In ebraico

L’entrata a tutti gli eventi è libera

  • Organizzato da: Ta Tarbut, Art Space
  • In collaborazione con: IIC Tel Aviv