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Francesco Vezzoli con “Marlene Redux: A True Hollywood Story!” nella mostra “Hollywood and Other Myths”

Curatrice: Ruth Direktor

La mostra Hollywood and Other Myths esplora le complesse affinità del video con il cinema, riflettendo sul passaggio da una fase iniziale sovversiva, in cui il video si contrapponeva al cinema mainstream, a una fascinazione per le proprie radici cinematografiche, per il lustro delle sue origini. La mostra presenta le opere di otto artisti video di fama internazionale: Pierre Bismuth (Francia / Belgio), Aukje Dekker (Olanda), Hubbard & Birchler (Svizzera / Stati Uniti), Jesper Just (Danimarca), Tom Pnini (Israele / Stati Uniti), Julian Rosefeldt (Germania), Francesco Vezzoli (Italia) e Guido van der Werve (Olanda).

Le opere in mostra sono tutte installazioni video degli anni 2000, che insieme producono un’atmosfera cinematografica, evidenziando la transizione storica delle arti visive da immagini immobili a immagini in movimento.

Francesco Vezzoli (nato nel 1971 a Brescia, vive a Milano) riflette sulla passione per il cinema e per i suoi protagonisti e storie sia reali che inventati, che condivide con milioni di persone in tutto il mondo.

L’opera in mostra, Marlene Redux: A True Hollywood Story!, è un finto tentativo di ricreare documentario su Marlene Dietrich del 1984, di Maximilian Schell. Il linguaggio narrativo è un prestito dai programmi televisivi sulle star hollywoodiane, e Vezzoli in persona compare nel film nelle vesti di un regista frustrato. Scorrono le immagini e grazie al montaggio dei dialoghi affiora anche la vita di Francesco Vezzoli nel suo lavoro di oltre quindici anni “al seguito della Dietrich”, con l’intento di raccontare la costruzione di un mito tramite i contenuti offerti al grande pubblico dai paparazzi e dalle notizie in prima pagina.

  • Organizzato da: Museo d'Arte di Tel Aviv