Conferenza dell’archeologo Antonio Dell’Acqua
Nel 2019 ricorrono sessant’anni dall’inizio della missione archeologica italiana a Cesarea Marittima, avviata nel 1959 su iniziativa delle autorità diplomatiche italiane in Israele, affidata alla direzione di Antonio Frova e resa possibile grazie al coinvolgimento del Comune di Milano e di altre istituzioni del capoluogo lombardo.
Le sei campagne di scavo si conclusero nel 1964, con la messa in luce del teatro romano di Cesarea, costruito da Erode il Grande negli anni Venti del I sec. a.C. e successivamente ristrutturato e in uso fino ad epoca bizantina. La missione italiana contribuì anche al progetto di ricostruzione dell’edificio che già in quegli anni tornò ad essere utilizzato per spettacoli. Oltre al teatro, le ricerche degli archeologi italiani si estesero alla cinta muraria, all’acquedotto e ad un impianto termale tardoantico.
Tra i molti reperti rinvenuti nel corso dello scavo, in parte donati in segno di riconoscenza alla città di Milano e confluiti nel locale museo archeologico, ebbe grande risonanza la scoperta di un’iscrizione che per la prima volta menzionava il nome di Ponzio Pilato.
Antonio Dell’Acqua ricopre attualmente la posizione di Postdoctoral Research Fellow presso la Universitaet Tuebingen e la Hebrew University, nell’ambito di un progetto inerente l’architettura romana di Ashkelon finanziato dalla Fondazione tedesca Fritz-Thyssen.
La conferenza si svolge in italiano.