.
.
Un grido di rivolta contro ogni istituzione. Il folgorante, crudele esordio di Marco Bellocchio infierisce con rabbia e disperazione contro la famiglia, il cattolicesimo e altre colonne portanti della borghesia italiana.Grazie al restauro della Cineteca di Bologna, effettuato presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, promosso da Kavac Film, con il sostegno di Giorgio Armani, per la prima volta, dopo cinquant’anni, I pugni in tasca ritrova quella fotografia piena di contrasti che Bellocchio voleva e che, per un errore di laboratorio, non fu possibile ottenere. Il restauro è stato supervisionato da Daniele Ciprì.
Durata: 165 minuti, in italiano con sottotitoli in ebraico e in inglese
.