Presentazione del libro di Raniero Fontana
L’autore conversa con il Prof. Ariel Rathaus, autore della prefazione e con Jack Arbib, Presidente del Museo U. Nahon di Arte Ebraica di Gerusalemme.
Il Diario Noachide di Raniero Fontana è la riflessione di un non-ebreo che vive in Israele e che cerca di entrare a pieno titolo in una storia vivente che ha avuto origine al momento della Rivelazione del Sinai. Fontana è un teologo che è stato allievo, fatto pressoché unico, di una scuola talmudica in Israele, e docente al Centro Ratisbonne a Gerusalemme ( il cuore del dialogo ebraico-cristiano) dove teologi, sacerdoti e laici di ogni confessione cristiana studiavano i testi della tradizione d’Israele. Il Diario è un ritratto di cosmi umani e intellettuali diversi, offre una panoramica suggestiva sulla cultura ebraica, sulla situazione sociale e politica in Israele, sul rapporto tra ebrei e non-ebrei, sullo stato del dialogo ebraico-cristiano. Un ritratto non-convenzionale, limpido e acuto, come evidenzia nell’intensa prefazione il prof. Ariel Rathaus, docente di Letteratura italiana all’Università Ebraica di Gerusalemme, che sottolinea come all’Autore «stia a cuore una totalità tipicamente ebraica che lo stimola e lo affascina: la mitzwah, specifica e specchio ad un tempo del Tutto, del talmùd Torah, lo studio della Torah, come dice la Scrittura: “non si allontanerà questo libro della Torah dalla tua bocca, e lo mediterai giorno e notte” (Gios 1,8).
Raniero Fontana è teologo, filosofo, ed ebraista. Vive e insegna a Gerusalemme. È autore di numerose pubblicazioni. Tra i suoi libri più recenti: Avodah Zarah. Un’introduzione al discorso rabbinico sull’idolatria, Milano 2011; Informe mi hanno visto i tuoi occhi. Piccola miscellanea noachide, Cantalupa (TO) 2012; Sulle labbra e nel cuore. Il buon uso della parola nel Talmud e nell’ebraismo, Milano 2014; André Neher. Le penseur et le passeur, Jerusalem 2014; André Neher, philosophe de l’Alliance, Paris 2015.
Ariel Rathaus insegna Letteratura italiana presso la Hebrew University di Gerusalemme. Ha pubblicato numerosi lavori sui rapporti fra poesia ebraica e letteratura italiana fra Rinascimento e Barocco. In ebraico ha curato la nuova versione del Decameron di Boccaccio e tradotto la Scienza Nuova di Vico. In italiano ha tradotto alcuni fra i maggiori poeti israeliani contemporanei.
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