Nell’ambito del Red Sea Jazz Festival.
Enrico RAVA tromba e flicorno
Francesco BEARZATTI sassofono
Giovanni GUIDI pianoforte
Francesco DIODATI chitarra
Gabriele EVANGELISTA contrabbasso
Enrico MORELLO batteria
Sono passati ormai più di 50 anni da quando Enrico Rava apparve, dapprima sulla scena italiana e poi in quella mondiale, collaborando con artisti del calibro di Gato Barbieri e Steve Lacy, con cui passò una breve stagione a Buenos Aires insieme ai sudafricani Johnny Dyani e Louis Moholo. Poi venne il lungo soggiorno a New York dove incontrò e collaborò con artisti come Roswell Rudd, Carla Bley, John Abercrombie, Cecil Taylor, tra i tanti. Negli anni settanta il rientro in Italia e un inanellarsi di concerti e dischi con i gruppi a suo nome, l’incontro con l’Opera da lui rivisitata in due splendidi album e quello con il Pop di Michael Jackson, la sua predisposizione a scoprire giovani talenti: nel corso degli anni Massimo Urbani, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Francesco Diodati… E le collaborazioni con tanti artisti: Lee Konitz, Richard Galliano, Pat Metheny, John Scofield, Dave Douglas, Geri Allen, Cecil Taylor, Miroslav Vitous, Philip Caterine, Tomasz Stanko, Michel Petrucciani, John Abercrombie, Joe Lovano… Ora, giunto alla soglia degli 80 anni, che compirà nel prossimo 2019, Rava ha voluto pensare ad una Special Edition, raggruppando i musicisti che più gli sono stati vicino negli ultimi anni, per rivisitare i brani più significativi della sua carriera, rivisti in un’ottica odierna ed interpretare nuove composizioni scritte per questa occasione.
Giovanni Guidi, esponente della generazione dei trentenni del jazz italiano, ha vinto il Top Jazz 2007 (il premio della critica indetto dalla rivista Musica Jazz) quale miglior nuovo talento nazionale e nel 2016 il disco IDA LUPINO – inciso insieme a Gianluca Petrella – è stato eletto miglior disco italiano. E’ uno dei musicisti più apprezzati della sua generazione, sempre alla ricerca di soluzioni non banali come improvvisatore, compositore e band leader.
Francesco Bearzatti è considerato uno dei migliori sassofonisti tenore jazz al mondo, capace di innovazioni prodigiose, straniero sempre e ovunque e tuttavia profondamente italiano, un musicista irresistibilmente attratto da processi rivoluzionari purché liberi e mutevoli e non rigidi.
Francesco Diodati appartiene alla nutrita schiera di giovani musicisti jazz in rapida ascesa nazionale, e non solo. L’uso sapiente degli effetti elettronici che s’innesta sulla padronanza tecnico musicale della chitarra elettrica e acustica, riflette una concezione dello spazio sonoro che dilata i confini fisici delle sei corde.
Gabriele Evangelista, ritenuto uno dei contrabbassisti italiani più creativi ed eclettici, è l’ultimo dei talenti valorizzati da Rava. Scoperto ai seminari jazz di Siena, è richiestissimo per le sue straordinarie doti (precisione unita ad una sfrenata creatività e ad un grande interplay) da molti musicisti italiani.
Enrico Morello è un batterista dal drumming raffinato, un musicista curioso e rispettoso della tradizione, con uno swing stupefacente e grande sensibilità nella scelta delle dinamiche, costantemente impegnato in una personale ricerca che parte dal jazz ma esplora tutto l’universo musicale.