Il clarinettista italiano Gabriele Mirabassi e l’arpista colombiano Edmar Castaneda si incontrano al Red Sea Jazz Festival di Eilat
Due musicisti versatili, capaci di tessere un dialogo profondo fra armonie particolari e suggestioni della dimensione jazz latina, il clarinettista italiano Gabriele Mirabassi e l’arpista colombiano Edmar Castaneda mettono da parte i rispettivi virtuosismi e si abbandonano a un flusso di sonorità poetiche incantevoli. Edmar Castaneda suona l’arpa diatonica originaria della sua terra, attingendo alla musica tradizionale sudamericana ma anche al jazz, mentre Gabriele Mirabassi, musicista ed autore jazz che spazia fra jazz e musica classica, soffia nel clarinetto come ben pochi altri oggi al mondo. Insieme, i due artisti producono un’esplosione di creatività e un dialogo musicale vivace, poetico, sofisticato e pieno di brio.
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Gabriele Mirabassi (Perugia, 1967), diplomato in clarinetto nel 1986 presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia, si muove con eleganza sia nel jazz che nella musica classica. Ha al suo attivo 20 album. Ha collaborato con importanti musicisti jazz quali Richard Galliano, Enrico Pieranunzi, John Taylor, Steve Swallow, Stefano Bollani, Stefano Battaglia, Roberto Gatto, Rabih Abou-Khalil e Edmar Castañeda, mentre nel campo della musica classica ha suonato con John Cage, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Marco Rizzi, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra d’Archi Italiana, la Banda Sinfonica do Estado de Sao Paulo, l’Ensemble Conductus, Orchestra Bruno Maderna e molti altri. Ha partecipato anche in ambiti diversi quali il teatro, la canzone d’autore e la danza, insieme a Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina, Giorgio Rossi, David Riondino e Marco Paolini. Negli ultimi anni svolge una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana in genere, collaborando tra gli altri con Guinga, André Mehmari, Monica Salmaso, Sergio Assad, il Trio Madeira Brasil e l’Orquestra a Base de Sopro di Curitiba. Ha formato un suo personale trio denominato Canto di ebano che è stato premiato con il Premio della Critica Arrigo Polillo come Miglior disco dell’anno TopJazz 2008. Nel 2009 ha ricevuto una nomination come Best Jazz Act agli Italian Jazz Awards – Luca Flores.
Edmar Castaneda, arpista colombiano che da Bogotà si è trasferito stabilmente a New York, non solo è riuscito ad elevare l’arpa a strumento solista nel jazz, ma ne ha creato una personalissima visione musicale, accostando la dimensione latin jazz al folklore della sua terra. Così descrive il suo particolare rapporto che lo lega al proprio strumento: “Sono nato per suonare l’arpa. E’ un dono di Dio e, come ogni dono divino, ha uno scopo: lo scopo della mia musica è adorare il Signore e portare la Sua presenza e il Suo amore incondizionato tra la gente”.
Evento organizzato da Red Sea Jazz Festival e Eilat Municipal Tourism Corporation in collaborazione con IIC di Tel Aviv.