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Presentazione del libro Memorie di un Angelo Custode – Un manuale per chi ha perso la speranza

L’autrice Angelica Calò Livnè in conversazione con lo scrittore e giornalista Massimo Lomonaco

Il libro è la storia di Angelica Calò Livnè, una ragazza ebrea di Roma che negli anni Settanta abbandona il benessere e la pace dell’Europa per andare a vivere a Sasa, un kibbutz nell’alta Galilea. Se apre la finestra di casa, Angelica riesce a vedere le colline del Libano. Se sale in cima alla torre dell’acqua, riesce anche a scorgere la Siria. Angelica ne ha viste di guerre: negli anni Ottanta, quando il suo kibbutz era esposto alla guerriglia terroristica, nel 2006, quando tutto il nord di Israele venne esposto al lancio di migliaia di missili da parte dei terroristi di Hezbollah. Eppure, ogni pagina del libro trasuda ottimismo. I kibbutz hanno perso molti figli per mano dei terroristi in attentati agghiaccianti, nei quali molte delle vittime erano militanti della pace. Angelica incarna questo mistero del popolo di Israele, di chi ogni giorno si confronta con il vivere in un paese costretto a difendersi da chi lo vuole distruggere, ma che non rinuncia alla speranza.

Angelica Calò Livné ha creato Beresheet LaShalom, “Un inizio per la pace”, alla ricerca dell’amicizia e del rispetto tra etnie diverse in nome di una pedagogia in cui l’identità individuale potenzia quella collettiva. Il suo teatro dell’Arcobaleno vede la partecipazione di ragazzi ebrei, cristiani, musulmani, drusi.

L’incontro si svolge in italiano

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura