Regia di Francesca Muci, durata: 52′ / 70′
Nell’immediato dopoguerra, la brigata di genieri ebraici dell’esercito britannico, la Solel Boneh, riuscì a portare in salvo centinaia di bambini scampati al terrore dei campi di sterminio.
Per tre anni, dal 1945 al 1948, un piccolo comune lombardo di nome Selvino, divenne la loro casa.
Orfani delle rispettive famiglie d’origine, perse proprio in quella tragedia, i “bambini di Selvino” riuscirono lentamente a ritrovare momenti di serenità e ripresero una vita normale.
Tra il 1946 ed il 1949, la maggior parte dei “bambini di Selvino” fu imbarcata sulla Motonave Enzo Sereni. Quasi tutti furono accolti in Eretz Israel, nei kibbutz Tze’elim e Hanita. Tutt’ora vivono lì insieme come una grande famiglia, replicando il felice modello di Selvino.
In italiano ed ebraico con sottotitoli in italiano ed ebraico
In presenza del produttore, Gady Castel.
Il film è preceduto da un leggero rinfresco.
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