L’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv è lieto di invitarvi a un evento realizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa (INDA).
Lunedì 31 marzo si terrà negli spazi dell’Istituto una presentazione delle nuove traduzioni in ebraico di alcuni drammi antichi che andranno in scena al Teatro Greco di Siracusa nella prossima stagione (9 maggio – 6 luglio 2025).
31 marzo 2025 – ore 18:00
Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, HaMered St. 25 – Tel Aviv
Il programma di opere classiche della 60ª Stagione del Teatro Greco di Siracusa comprende le tragedie Elettra e Edipo a Colono di Sofocle e la commedia Lisistrata di Aristofane, i cui testi, tradotti in ebraico e arabo in collaborazione con la Fondazione INDA, saranno raccolti in un volume bilingue a disposizione degli spettatori.
Introduce Luca Ferrari, Ambasciatore d’Italia in Israele.
Intervengono:
Dott.ssa Marina Valensise (in collegamento digitale dall’Italia)
L’attualità del dramma antico
Prof. Stefano Rapisarda
Tradurre i classici nel mondo contemporaneo
Dott. Giacomo Loi
Atene e Gerusalemme sulla scena teatrale
Dott. Jonathan Fine
La traduzione in ebraico della Lisistrata di Aristofane
Dott.ssa Giuseppina Marigo
Dal greco all’ebraico con tappa a Siracusa: nuove vicissitudini per Edipo ed Elettra
L’evento si terrà in italiano.
Rinfresco a seguire.
Ingresso gratuito, RSVP a iictelaviv@esteri.it. I posti sono limitati.
Marina Valensise è dal 2020 Consigliere delegato dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, che ogni anno produce gli spettacoli classici nel Teatro Greco di Siracusa. Dal 2012 al 2016 ha diretto a Parigi l’Istituto Italiano di Cultura. Giornalista e scrittrice, collabora col Foglio e il Messaggero. Il suo ultimo libro (Sul baratro. Città artisti e scrittori d’Europa alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Neri Pozza 2022) è un viaggio nella crisi della coscienza europea nell’anno che separa l’annessione dell’Austria al Terzo Reich dall’invasione nazista della Polonia.
Stefano Rapisarda è Professore ordinario di Filologia romanza all’Università di Catania e Distinguished Fellow all’Università Ebraica di Gerusalemme. Ha al suo attivo un centinaio di pubblicazioni su temi della cultura medievale e delle relazioni tra storia, politica e studi filologici (La filologia al servizio delle nazioni, Bruno Mondadori, Milano 2018). È fondatore e direttore del Centro di Ricerca “Filologia, politica, storica, società”. Negli ultimi anni si è occupato prevalentemente di relazioni tra culture mediterranee tra tardo antico e prima età moderna.
Jonathan Fine è uno scrittore e traduttore letterario israeliano. Il suo primo libro, Meshukhrar (Congedato), ha vinto il Premio del Ministero della Cultura israeliano e il Premio Harry Harshun dell’Università Ebraica di Gerusalemme. Ha tradotto opere di Primo Levi, Italo Svevo, Giovanni Verga, Natalia Ginzburg e altri. La sua traduzione de L’altrui mestiere di Primo Levi ha ottenuto il Premio nazionale israeliano per la traduzione letteraria.
Giacomo Loi è Azrieli Postdoctoral Fellow presso il Dipartimento di Letteratura Ebraica e Comparata dell’Università di Haifa. Ha conseguito la laurea e il master in Lettere classiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e il dottorato presso la Johns Hopkins University. Il suo oggetto di studio principale è la presenza, gli usi e i significati mutevoli della cultura greco-romana nella cultura di lingua ebraica moderna (1890-2010). Da ultimo si occupa anche del rapporto tra l’antico ebraico e non ebraico e la rappresentazione letteraria dell’archeologia. Ha pubblicato articoli, saggi online e recensioni sulla ricezione classica nella cultura italiana, europea ed ebraica.
Giuseppina Marigo, nata a Padova, è docente di Storia e Filosofia a Firenze. Compiuti gli Studi di Filosofia presso le Università di Padova e Würzburg (Germania), a partire dagli anni ’90 si dedica allo studio della Shoah e della cultura ebraica contemporanea e nel 2016 conclude un dottorato di ricerca presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Gli interessi di ricerca di Giuseppina Marigo vertono principalmente sulla narrativa ebraica contemporanea e sul teatro ebraico contemporaneo, in particolare sull’analisi delle opere di Hanoch Levin e del rapporto tra il drammaturgo israeliano e la tradizione della tragedia e della mitologia greche.